• TERMINOLOGIA
    Nella gestione dello Stemmario Italiano si è dovuti ricorrere ad una suddivisione del materiale censito che ha richiesto l'introduzione di definizioni specifiche; si sono così definiti "stemmi storici" gli stemmi documentati fino all'avvento della Repubblica ( 1 gennaio 1948 entrata in vigore della Costituzione repubblicana, che ha segnato la fine della tutela da parte dello stato degli stemmi nobiliari), mentre con la definizione di "stemmi recenti" si sono indicati quelli adottati successivamente.

  • CASATI RECENSITI
    Il criterio con cui si valutano gli stemmi da inserire è di impronta universalistica, accettando tutti gli stemmi dei casati italiani che siano stati pubblicamente utilizzati senza contestazioni. A tal fine dunque fanno fede non solo gli atti di concessione o di riconoscimento delle autorità regie, ma anche la presenza in pubblicazioni di terzi, o il loro utilizzo su immobili od oggetti che ne attestino l'uso pubblico e pacifico nel tempo.
    Accanto a questi stemmi storici , vengono censiti anche stemmi recenti; questi ultimi contrassegnati con il simbolo grafico "°". Tale apertura va letta nella duplice ottica: storica (in passato chiunque poteva munirsi di un nuovo stemma) e divulgativa (si vuol far rivivere l'uso dell'araldica).

  • TIPOLOGIA DI STEMMI PRESENTI
    Il presente stemmario raccoglie gli stemmi dei casati italiani.

    1. E' precisa scelta quella di non distinguere tra casati nobili o notabili, fiorenti od estinti, e di escludere invece gli stemmi degli Enti, degli Ordini, delle Associazioni, ecc.

    2. Volutamente poi la raccolta è limitata ai casati italiani, ove per italiani si intendono sia i casati oggi presenti sul territorio dello stato italiano - indipendentemente dalla loro origine -, sia i casati oggi in paesi esteri ma di origine italiana, purchè l'adozione dello stemma sia avvenuta all'epoca della loro presenza sul territorio italiano.

    3. Infine si sono considerati italiani anche quei territori appartenuti in passato all'Italia o ad uno degli stati italiani pre unitari, quali ad esempio il Canton Ticino, l'Istria, Malta,..., ad esclusione comunque delle colonie.

  • VARIAZIONI NEI COGNOMI - COGNOMI IN LATINO
    Lungo i secoli spesso i cognomi hanno subito delle modifiche, tal volta generando confusione su quale forma fosse la più corretta o la più attuale. Ritenendo di non possedere sufficienti strumenti per dirimere tali secolari questioni, ogni qual volta sussistesse un minimo dubbio, sono state inserite tutte le versioni riscontrate.

  • SCELTE STILISTICHE
    Lo Stemmario, nella rappresentazione grafica delle diverse armi, ha dovuto operare alcune scelte stilistiche di fondo, oggetto spesso di scuole di pensiero contrapposte. La più significativa di queste è la scelta di cercare di rispettare rigorosamente le proporzioni araldiche. Ciò implica ad esempio che un capriolo regolare occupi due terzi dello scudo, o sempre a titolo esemplificativo, che una fascia o una banda regolari, occupino un terzo dello scudo; non si è accettata dunque la scuola di pensiero che spesso ne modifica le proporzioni in nome di un equilibrio estetico per altro soggettivo. Ciò nonostante si è ritenuto dover accettare un'eccezione comunemente praticata. Tale eccezione prevede che in presenza di uno scudo diviso in capriolo, il cui secondo campo sia caricato da una figura e la partizione sia attraversata da uno scaglione, quest'ultimo venga sensibilmente fatto scivolare verso l'alto per consentire di avere uno spazio sufficiente e soprattutto proporzionato, in cui inserire la figura (come nel caso dell'arma della famiglia Pullè).